Cominciamo con tutto un altro spirito.

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Innanzitutto BUON 2011 a tutti. Ora il nuovo anno può iniziare, a 24 giorni dall’inizio ufficiale. Ho finalmente dei buoni propositi.
La cosa negativa è che ora ho solo 11 mesi per metterli in pratica, ma è di gran lunga sufficiente, almeno credo.
L’anno inizia bene, con una splendida giornata di sole. Mi sveglio presto, faccio una lavatrice, nel frattempo mi lavo il weekend di dosso (la catapecchia in cui ho alloggiato a londra non mi prometteva una doccia soddisfacente) e ho chiesto a George di farmi un caffè, what else? Un bel Volluto. Non tra i miei preferiti, per questo che ce ne sono ancora.
Poi dopo aver steso i panni ho decretato il momento di uscire. E cosí fu. Solo dopo 5 minuti mi sono resa conto della mia stupidità. A gennaio, seppur a fine gennaio, sono uscita senza guanti. Fine (leggersi “fain”, è inglese). Arrivata in stazione, ho letto il termometro: MENO QUATTRO. Ma si può esserre cosí imbecilli da uscire senza guanti a meno quattro? Si può e si può fare anche di più.
Arrivata al mio binario, ormai attrezzata di scaldotto composto da un bicchierone di carta ripieno di tè bianco bollente, mi trovo di fronte ad un uomo che tiene per mano un bambino. “Non fa poi cosi caldo” – dice tremando come una foglia secca infastidita dalla bora. La foglia secca, indossa una polo a maniche corte sotto un pile. Punto. Niente giacca e niente guanti. A meno quattro.

Conclusione: sole uguale caldo nelle teste svizzere.

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